FuoriScritto: la voce delle parole scritte
Uno spazio condiviso dove poter dar voce davanti ad un pubblico le proprie parole scritte
FuoriScritto, un nome tanti significati. È un appuntamento per autori che vogliono dare voce personalmente alle proprie parole scritte. È uno spazio per giovani e non che vogliono provare ad entrare nel mondo della letteratura. È un'idea nuova di fare scrittura e di stare insieme. È un modo per far vivere quello che scriviamo davanti ad un pubblico di persone. Tutto nella splendida cornice di Roma.
Ho avuto il piacere di intervistare le due ideatrici di questo meraviglioso progetto, Lorenza e Veronica, e qui vi riporto quanto ci siamo dette. Buona lettura!
Come nasce FuoriScritto?
FuoriScritto nasce un pomeriggio di settembre, quasi per caso, per necessità
e passione. Volevamo creare un luogo di scambio che permettesse a
tutti di esprimersi e di confrontarsi, un posto dove incontrarsi e parlarsi.
Nasce prima di tutto da una sfida: dare voce personalmente alle proprie parole
scritte. Un atto di coraggio e partecipazione, quello che in fondo è la
scrittura in genere.
Chi c'è dietro questo progetto?
Siamo due letterate, laureate, lavoratrici e amanti delle parole, ma
siamo prima di tutto due amiche. Lorenza: laureata in lettere, Erasmus
alla Sorbona di Parigi, ad oggi lavora per Alferj e Prestia (Agenzia
letteraria). È alla ricerca delle parole giuste per completare un testo che
forse un giorno sarà un romanzo. Veronica: nata a Roma nel '91, si è
laureata in Letteratura e linguistica italiana e specializzata in
Italianistica. Lavora nel collettivo teatrale Nonnaloca come drammaturga.
Qual è il messaggio che volete portare avanti?
I messaggi degli autori-lettori. Le loro parole sono quelle che ci
interessano di più. Il nostro "compito" è quello di mettere a disposizione un
posto in cui queste parole possano sentirsi a proprio agio e mai fuori luogo.
Vorremmo inoltre essere un punto di partenza per coloro che desiderano far
parte del mondo della letteratura, il primo gradino di una scala molto
complessa ma non impossibile.
Che ne pensate del panorama letterario contemporaneo?
Il panorama letterario oggi vive di improvvise esplosioni e di alcuni
punti fermi. In questo periodo i libri più letti sono quelli seriali,
gialli e non, che permettono al lettore di seguire il personaggio più a lungo.
È come se avessimo bisogno di non lasciarci mai, di non vedere una fine, di
farci compagnia l'un l'altro. Questo in qualche modo è esemplificativo del
periodo storico che stiamo attraversando, ci siamo sentiti molto soli e non
vogliamo più esserlo. I libri vengono spesso trasformati in serie tv e film
e questo ci rassicura, ci fa sentire i personaggi ancora più vicini. Abbiamo
gusti letterari molto diversi (a volte opposti), una è più classica e l'altra
più contemporanea, ma entrambe siamo incuriosite dagli esordi, e per fortuna
l'editoria ce ne sta regalando alcuni molti interessanti.
Qual è la vostra "meta finale"?
Non abbiamo una "meta finale" perché ci sentiamo più compagne di
viaggio che di arrivo. Ci occupiamo degli esordi e l'approdo lo auspichiamo
agli autori che incontriamo nelle varie puntate di FuoriScritto, lo vediamo nel
loro futuro. Ci auguriamo naturalmente però di diventare una realtà sempre più
coinvolgente, soprattutto in termini di pubblico.
Quali sono le prossime date?
La prossima data sarà il 19 settembre, sulla terrazza del Gianicolo,
la sede estiva per questo anno dell'Alcazar Live. Abbiamo pensato ad una
edizione speciale, per ritrovarci e per riabituarci a stare vicini rimanendo a
distanza. Il format, solo per questa occasione, sarà leggermente modificato.
Abbiamo infatti invitato alcuni tra gli autori-lettori che hanno già
partecipato agli scorsi appuntamenti e gli abbiamo chiesto di scrivere un testo
su un tema comune: ARIA. Sarà anche una buona occasione per festeggiare un
anno dalla nascita di FuoriScritto!
Se siete curiosi di leggere altre interviste, ecco alcuni nomi: DaSapere.it, Carlotta Sangaletti, Lediesis.
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