L'arte di Carlotta Sangaletti
Un'artista vulcanica capace di raccontare storie quotidiane con l'uso sapiente del colore, delle emozioni e di un pizzico di fantasia
Carlotta Sangaletti è un vulcano di creatività che con le sue tavole sta sempre più conquistando l'attenzione dei social. Colori, storie quotidiane, fashion e arte sono sapientemente mixati in tutte le sue creazioni così piene di vita. Così piene di lei.
Carlotta, questa "viaggiatrice della mente", cerca di riportare la sua realtà e le sue avventure del piccolo quotidiano sulla tela, nella speranza di poter far riflettere l'osservatore. Anche perché, mai come ora, c'è bisogno di pensare e di riflettere sugli aspetti importanti e non di ciò che abbiamo costruito.
Le tue opere hanno riferimenti artistici piuttosto importanti; è li che risiede la tua fonte di ispirazione?La mia ispirazione risiede più che altro nel quotidiano. Diciamo che non disdegno l'ispirazione che mi arriva dalle opere d'arte famose, però da un po' di anni a questa parte l'ispirazione la prendo appunto da una mia "giornata tipo". Prendo anche ispirazione da personaggi famosi che amo molto e certe volte da foto che mi piacciono e salvo. Ho in programma di rispolverare la mia vecchia macchina fotografica per fare opere totalmente mie, facendomi quindi le foto che mi daranno ispirazione, ma ci vuole un po' di tempo. Il fatto dei riferimenti artistici é più che palese forse nello stile. Molte persone mi chiedono come si fa a cercare un proprio stile e io rispondo sempre che lo stile noi lo abbiamo tutti dentro, perché è un agglomerato di noi stessi e delle cose che abbiamo conosciuto e imparato. Bisogna solamente essere bravi a farlo uscire fuori con la costanza. L'allenamento è la ricerca continua. I miei principali riferimenti artistici sono Picasso, Modigliani e i colori di Kandinskij che guarda caso, sono i primi artisti che ho "conosciuto" e poi disegnato (sono stati anche i primi artisti che ho visto in mostra).
Quanto di te è riportato sulla tela?
Di me sulla tela c'è tutto! Sono completamente io. Ho un ego gigantesco nelle mie opere, quasi me ne vergogno, ma poi me ne frego. È come se le mie illustrazioni e i miei quadri siano un diario personale. Molte volte le persone che mi seguono sui social mi dicono " ma perché non disegni ragazze bionde? Rosse? Ricci e? Con i capelli corti ? medi?" E povere...hanno ragione, però io mi rivedo tanto in quello che disegno, quindi mi viene automatico creare un personaggio che mi "assomigli".
Se volete conoscere altri artisti, leggete qui: Lontani ma vicini, Lediesis, Federica Matera.